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Architettura in Austria: sostenibilità e rigenerazione urbana

Aspern Seestadt come modello dello sviluppo urbano

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Sostenibilità e rigenerazione urbana sono i temi dell’incontro avvenuto giovedì 10 ottobre 2024 presso la Palazzina Reale di Firenze in piazza della Stazione 50.

Le progettiste austriache Regina Freimüller-Söllinger, Partner Fondatore Freimüller-Söllinger Architects e Anna Popelka, Partner Fondatore PPAG architects, hanno presentato a Firenze, e in anteprima esclusiva per l’Italia, alcune delle loro opere più significative realizzate recentemente a Vienna, e in particolare ad Aspern Seestadt.

Aspern Seestadt è un ambizioso progetto di quartiere in costruzione a Vienna, realizzato su un ex aeroporto e attorno a un lago artificiale. Concludendosi entro il 2030, offrirà 25.000 abitazioni e 20.000 posti di lavoro su una superficie di circa 240 ettari. Il nuovo quartiere avrà un impatto significativo a livello ambientale, culturale, economico e sociale. Considerato uno dei più grandi progetti di sviluppo urbano in Europa, infatti, Aspern Seestadt definirà nuovi standard nella pianificazione urbana. Una delle sue peculiarità è che la maggior parte degli edifici e delle aree verdi sono progettati da donne. Inoltre, i nomi degli spazi pubblici e delle strade sono dedicati a donne di fama mondiale, come Jane Jacobs e Zaha Hadid.

 La conferenza  “Architettura in Austria: sostenibilità e rigenerazione urbana. L’esempio di aspern Seestadt a Vienna. Talk con Regina Freimüller-Söllinger e Anna Popelka” è stata promossa dalla Fondazione Architetti Firenze e si inserisce nel percorso del programma “Glance Around” come sesto di un ciclo di incontri di architettura iniziati nell’anno 2022 e curati dall’architetto Arianna Callocchia con l’intento di favorire un dibattito e un confronto culturale e professionale tra la realtà italiana e quella internazionale.

L’incontro è stato organizzato in collaborazione con il Forum Austriaco di Cultura Roma e con il patrocinio di ADVANTAGE AUSTRIA Italia, dell’Ordine degli Architetti di Firenze, del CNAPPC Consiglio Nazionale Architetti  e del DIDA – Dipartimento di Architettura – UniFi  e grazie al contributo di Chianti Banca.