Oggi abbiamo un ulteriore valido motivo per festeggiare: il fisico Ferenc Krausz, ricercatore pionieristico della Technischen Universität Wien (Politecnico di Vienna), riceverà il premio Nobel per i suoi metodi sperimentali innovativi per la generazione di impulsi luminosi ad attosecondi.
È stato in grado di generare lampi di luce ad attosecondi estremamente brevi, che hanno permesso per la prima volta di visualizzare i movimenti ultraveloci degli elettroni e di comprenderne i meccanismi.
Condivide il premio con i fisici francesi Anne L'Huillier e Pierre Agostini.
Oltre alle possibilità per la ricerca di base, il campo di ricerca della fisica degli attosecondi offre, ad esempio, numerose applicazioni per dispositivi elettronici sempre più piccoli e più potenti e per procedure di screening medico per la diagnosi precoce delle malattie. Krausz, attualmente direttore dell'Istituto Max Planck di ottica quantistica, continua a perseguire questa visione con entusiasmo.
L'anno scorso il Premio Nobel per la fisica è andato al fisico quantistico austriaco Anton Zeilinger, premiato insieme al fisico francese Alain Aspect e al collega statunitense John Clauser per i loro esperimenti rivoluzionari sugli stati di entanglement quantistico.